Tutti a tavola !
Quando mia mamma urlava dalla cucina questa frase, qualsiasi cosa stessimo facendo io e mio fratello in quell’istante, lo abbandonavamo subito per correre e mettere le “gambe sotto il tavolo” !
Uno dei momenti che preferivo era proprio questo, stare seduti, uno difronte all’altro, insieme, allo stesso tavolo e condividere gli stessi piatti. Parlare e chiacchierare di tutte le cose che erano capitate di quel giorno, ridere o delle volte bisticciare, ma era bello anche questo, proprio perché la “condivisione” rendeva unico qualsiasi argomento.
Stare insieme a tavola vuol dire far parte di un gruppo, di una comunità. E’ un luogo d’incontro, e un luogo “educativo”. Per educare i bambini al gusto non c’è ambiente migliore se non quello della tavola di casa, sappiamo che i bambini osservano tanto, troppo, prendono esempio dai genitori, e in cucina il ruolo del genitore diventa ancora più importante e difficile.
Perché si deve stare attenti con le parole che utilizziamo, perché se a te mamma o papà non piace un alimento, non puoi negarlo anche al tuo bambino, a lui probabilmente potrà piacere e si aggiungerà alla lista degli altri cibi da lui graditi.
Proporre sempre cose nuove, colorate o riproporre lo stesso cibo che ha negato è di fondamentale importanza, perché il gusto cambia, cambia crescendo, le nostre papille gustative, i recettori dei nostri occhi, tutto si trasforma e matura con noi. Prendere spunto dalle ricette che propongo in studio, attraverso il mio canale YouTube che aggiorno settimanalmente. https://www.youtube.com/channel/UCbqZEXCaw6upxWUHp_L5PtQ
Il mio lavoro e compito è anche questo, proporvi nuove idee, nuovi piatti per rendere più appetibile quell’alimento, per “mangiare di prò”! Ecco perché sto cercando di studiare sempre di più la cultura del cibo, ecco perché sono interessata a entrare nelle cucine degli chef e osservare gli abbinamenti, capire il perché quell’alimento se cucinato in quel modo può tirar fuori un sapore particolare e buono.
Il buono, che cos’è il buono ? Me lo domanda sempre il mio carissimo amico Claudio Mollo, nonché giornalista Enogastronomico, ma non è solo un semplice giornalista, è qualcosa di più, è un pozzo senza fine che mi sta insegnando la vera arte del cibo, il vero mondo del cucinare, di assaporare e di saper gustare un piatto.