La fame è essenziale per la nostra sopravvivenza ed è regolata da un sistema che comprende il cervello, l’apparato digerente ed i depositi di grasso, è l’esigenza fisiologica di cibo e quando abbiamo mangiato si generano dei segnali di sazietà che ci dicono “basta”.
L’appetito è il desiderio di mangiare perché vediamo o sentiamo l’odore di un determinato cibo. Anche lo stress influisce sull’accrescere il desiderio ed alcune sostanze regolano l’appetito mediante azioni specifiche sull’organismo.
L'acqua aumenta i succhi gastrici nello stomaco, innescando il senso di sazietà che però dura poco poiché l'acqua si assorbe rapidamente.
Gli alimenti ricchi in fibre ritardano l'assorbimento degli alimenti prolungando il senso di sazietà. Ecco perché è migliore la scelta di alimenti integrali.
Aumentano il senso di sazietà, influenzano il rilascio di diversi ormoni tra cui la leptina, la quale inibisce la fame.
Un intenso esercizio fisico aerobico influenza il rilascio degli ormoni della fame, sopprimendola temporaneamente. Ecco perché delle volte post allenamento non sentiamo l'esigenza di mangiare.
Quale parte del cervello controlla la fame?
L'ipotalamo
Struttura del Sistema Nervoso Centrale collocata tra i due emisferi cerebrali e deputata a funzioni molto importanti come la regolazione endocrina, il ciclo sonno-veglia e la regolazione del bilancio energetico.
All’interno dell’ipotalamo la prima stazione di raccolta ed integrazione dei segnali provenienti dalla periferia del nostro corpo (recettori visivi, olfattivi, gustativi) è rappresentata dai neuroni del nucleo arcuato i quali, dopo aver ricevuto questi segnali, elaborano determinate risposte che vengono infine trasmesse ad altri neuroni ipotalamici definiti di secondo ordine; da qui poi, partiranno riposte effettrici che ci fanno “venire fame” oppure ci fanno sentire sufficientemente sazi.
“Si dice che l’appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni” – Totò