Il gaba..
Che cos’è?
Una pianta.. un frutto esotico.. no forse è una spezia particolare!
No, nessuna di questi! Pensate, è un AA, aminoacido che viene prodotto proprio dal nostro bellissimo cervello. Ma come viene chiamato ? .. ORMONE DELLA SERENITA’. Solo a leggere questa frase vi è spuntato un sorriso l’ho visto!
Viene chiamato proprio così per il suo effetto rilassante diminuendo cosi ansia e stress. Infatti se siamo irritati, nervosi (e al giorno d’oggi purtroppo è una situazione molto frequente) si ha una diminuita attività di questo neurotrasmettitore.
Inoltre si è notata anche la sua azione sulla qualità del sonno rendendo questa migliore facilitando un sonno più tranquillo senza continui risvegli.
Ma una cosa curiosa è che il GABA per lavorare bene ha bisogno di un suo antagonista che è l’acido glutammico. L’azione di entrambi sono fondamentali per mantenere in equilibrio l’attività del cervello.
L'alimentazione può aiutare?
A questa domanda, la risposta è sempre SI.
Lo sappiamo tutti il potere che ha, e anche in questo caso ci sono alimenti che aiutano la produzione di Gaba.
Prodotti fermentati
Cereali integrali
Legumi
Ortaggi
Tra i prodotti fermentati troviamo il Kefir e lo yogurt.
I cereali integrali perché contengono Vitamine del Gruppo B, il triptofano e guardate un po chi.. anche l’acido glutammico.
Stessa cosa per i legumi che hanno un altro contenuto di Vitamina B, variamo con fagioli, ceci, lenticchie, pisellini.
Tra gli ortaggi possiamo assumere quelli a foglia larga, anche i crauti!
Ed infine, per chi mi conosce, non potevo non citare lei.. La tanto amata ATTIVITA’ FISICA.
Incrementa i livelli, ci fa stare bene e ci fa sorridere. Tra le attività rilassanti, voglio citare lo yoga, una pratica molto interessante.
Mi sono avvicinata a questa attività nel periodo del lockdown e devo dire che mi sono ricreduta. Non le davo l’importanza o forse quando provai la prima volta non era il momento giusto.
Provare per credere, invito tutti voi a provarne una lezione, provare ad ascoltare il Noi interiore, è anche l’attività che sembra avere migliori effetti nel favorire la produzione di questo neurotrasmettitore.