Il pane
Uno dei cibi più amati dagli Italiani, a pari merito con la pasta.
Sembra accertato che “l’invenzione del pane” sia databile intorno al 6000 a. C. Con lo sviluppo dell’agricoltura, si è probabilmente scoperto che introducendo nell’impasto un po’ della “madre” (la schiuma che si forma sopra il mosto in fermentazione) usata per vinificare si aveva come risultato un pane più fragrante, morbido e gonfio. Un’altra ipotesi che giustifica l’aggiunta di lievito all’impasto di acqua e farina è da imputare al volo fortunato di qualche insetto, che posandosi sull’impasto ha lasciato alcune spore di lievito, dando così avvio alla lievitazione. Bibliografia: https://www.antropologialimentare.it/antropologia-alimentare/lievito-saccharomyces-cerevisiae-e-societa-umana/
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, una frase che ascoltiamo durante le preghiere del Padre Nostro dei Cristiani. Il pane viene considerato un alimento sacro, un mezzo che mette in comunicazione l’uomo con Dio.
In Grecia, gli uomini si distinguevano dagli animali in quanto “mangiatori di pane”. I fornai greci furono i primi a lavorare il pane di notte, cosi che al mattino la gente lo trovasse cotto, croccante e fresco.
A Roma si presume che il pane entrò nelle case degli uomini come uso quotidiano nel 168 a.C. Nel Medioevo cosi che veniva fatto: Il pane ben lavorato preparalo così: lava bene le mani e il mortaio. Metti della farina nel mortaio, aggiungi a poco a poco dell’acqua e impasta per bene. Quando l’avrai impastata, prepara delle pagnotte e cuocile sotto un coccio, ossia due teglie di terracotta sovrapposte.
Pensate che nelle tavole dei più ricchi non venivano utilizzati dei veri e propri piatti, al posto di questi ultimi infatti, si adoperava una sorta di tagliere fatto di pasta di pane, sul quale si adagiava il cibo disposto nel grande vassoio al centro della tavola. Il “piatto” di pane, a quel punto, pregno dei sughi e degli aromi delle pietanze, veniva poi donato ai poveri che chiedevano la carità alle porte del castello. Da qui nasce la superstizione che mettere il pane capovolto in tavola porti sfortuna. Bibliografia: http://historiemedievali.blogspot.com/
Il pane è stato un alimento importante anche durante la guerra, il cibo dei soldati che veniva conservato più a lungo. Ecco perché anche oggi nelle tavole dei nostri nonni, se dimentichiamo di comprare il pane fresco ci spediscono subito al panifico per acquistarlo! Mai sedersi a tavola senza pane!
Il problema è nato quando l’uomo ha scoperto che utilizzando farine più raffinate, viene conservato maggiormente, la farina ha un costo minore rispetto alla crusca e quella integrale, se aggiungiamo poi dello zucchero ecco che l’uomo non può più farne a meno.
Alla domanda che mi viene spesso posta in studio: ” Il pane mi fa ingrassare?” No, non fa ingrassare ma dobbiamo saper scegliere bene i prodotti da portare a casa. Osservare il colore del pane, il vero pane è quello scuro che contiene veramente della fibra, delle proteine e minerali. Anche se a calorie non c’è differenza tra pane bianco o integrale, la differenza principale sta nel contenuto di fibra (3gr nel pane bianco contro le 7gr in quello integrale)
Il pane fatto a casa che riempie la cucina con il suo profumo delicato ma intenso, la croccantezza nel tagliarne una fetta e il morso con del semplice olio evo (di quello buono come il crio-olio extravergine d’oliva, ne parleremo nei prossimi articoli) è un alimento che come da tradizione, dobbiamo venerare.
Ecco alcune ricette semplici per fare del pane a casa!